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Info-utili

Cosa serve?
Cosa mi porto?

Se stai leggendo questo articolo significa che hai già le idee chiare su ciò che è davvero fondamentale per andare in montagna: LA SICUREZZA!
Non sottovalutare niente, usa esperienza e buon senso per mettere la SICUREZZA (tua e degli altri) sempre al primo posto.

Forma fisica e allenamento: non improvvisare, comincia per gradi, poco alla volta, con attività differenti e facili

Equipaggiamento:

–  scarpe: di fondamentale importanza!!!
La suola deve garantire un buon grip cioè buona aderenza al terreno. Oltre alla buona tenuta è importante anche l’ammortizzazione, alte o basse che siano, a seconda delle tue abitudini ed esigenze;

–  abbigliamento: adatto alla stagione e al tipo di escursione;

–  zaino: deve contenere tutto il necessario, nulla di superfluo;
Cosa deve esserci sempre? Piccolo kit pronto soccorso con telo termico, pila, accendino, acqua/bibita calda, frutta secca – barrette energetiche – sali minerali, maglia di ricambio, guscio anti pioggia ed uno strato caldo ad esempio il piumino.

Info utili e regolamento

La collaborazione e lo spirito di squadra sono fondamentali per godere di una esperienza unica ed emozionante, in completa SICUREZZA e in ARMONIA.

Ricordati di comunicarmi qualunque problema, dubbio o criticità che possa presentarsi prima o durante l’escursione.
Sarò al tuo fianco, e non solo fisicamente.

Il programma delle escursioni potrà subire VARIAZIONI a mia discrezione in qualsiasi momento, in base alle condizioni meteo ed alle esigenze del gruppo.

Per qualunque dubbio puoi contattarmi prima dell’uscita programmata.
In ogni caso, dopo la conferma della tua prenotazione sarà mia premura farti avere tutte le informazioni utili per la nostra uscita.

Grazie, Laura

Per esperienze entusiasmanti in completa sicurezza affidati ai professionisti: Guide Alpine e Accompagnatori di Media Montagna vedi “Legge n. 6 del 2 gennaio 1989”.

Si consiglia
inoltre a tutti gli ospiti e fruitori della montagna di stipulare una polizza privata infortuni/recupero (es. Dolomiti Emergency).

Scale di difficoltà su percorsi escursionistici (informazioni CAI)

T = turistico

Itinerari su stradine, mulattiere o comodi sentieri, con percorsi ben evidenti e che non pongono incertezze o problemi di orientamento. Si svolgono in genere sotto i 2000 m e costituiscono di solito l’accesso ad alpeggi o rifugi.

Richiedono una certa conoscenza dell’ambiente montano e una preparazione fisica alla camminata.

E = escursionistico

Itinerari che si svolgono quasi sempre su sentieri, oppure su tracce di passaggio in terreno vario (pascoli, detriti, pietraie), di solito con segnalazioni; possono esservi brevi tratti pianeggianti o lievemente inclinati di neve residua, quando, in caso di caduta, la scivolata si arresta in breve spazio e senza pericoli. Si sviluppano a volte su terreni aperti, senza sentieri ma non problematici, sempre con segnalazioni adeguate. Possono svolgersi su pendii ripidi; i tratti esposti sono in genere protetti (barriere) o assicurati (cavi). Possono avere singoli passaggi su roccia, non esposti, o tratti brevi e non faticosi né impegnativi grazie ad attrezzature (scalette, pioli, cavi) che però non necessitano l’uso di equipaggiamento specifico (imbragatura, moschettoni, ecc.).

Richiedono un certo senso di orientamento, come pure una certa esperienza e conoscenza del territorio montagnoso, allenamento alla camminata, oltre a calzature ed equipaggiamento adeguati.

EE = per escursionisti esperti

Itinerari generalmente segnalati ma che implicano una capacità di muoversi su terreni particolari.

Sentieri o tracce su terreno impervio e infido (pendii ripidi e/o scivolosi di erba, o misti di rocce ed erba, o di roccia e detriti). Terreno vario, a quote relativamente elevate (pietraie, brevi nevai non ripidi, pendii aperti senza punti di riferimento, ecc.). Tratti rocciosi, con lievi difficoltà tecniche (percorsi attrezzati, vie ferrate fra quelle di minor impegno). Rimangono invece esclusi i percorsi su ghiacciai, anche se pianeggianti e/o all’apparenza senza crepacci (perché il loro attraversamento richiederebbe l’uso della corda e della piccozza e la conoscenza delle relative manovre di assicurazione).

Necessitano: esperienza di montagna in generale e buona conoscenza dell’ambiente alpino; passo sicuro e assenza di vertigini; equipaggiamento, attrezzatura e preparazione fisica adeguati.

Se desideri programmare un’uscita autonomamente:

  •  raccogli tutte le informazioni possibili sul percorso che dovrai affrontare: senti i gestori dei rifugi, gli abitanti della zona, le guide locali, le ordinanze comunali; alcune ti sembreranno inutili ma potrebbero rivelarsi ottimi aiuti (es. dislivello, sviluppo, acqua, punti d’appoggio come malghe o rifugi, strade, paesi)
  • controlla sempre l’aggiornamento del bollettino meteo specifico della zona
  • porta con te la cartina della zona e un telefono con batteria di ricambio.

Per tutte le curiosità e le domande non esitare a contattarmi: io e i miei colleghi Guide Alpine saremo sempre lieti di aiutarti.

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